San Valentino
Stefano aveva mantenuto le sue promesse: aveva prenotato il migliore ristorante stellato della città solo per la sua donna.
Giorgia si sentiva una dea inebriante, fasciata in un tubino nero, scarpe con tacco e suola rossa e un decolté generoso.
“Alla nostra serata” le disse Stefano con quella sua voce sicura e quello sguardo che già la penetrava.
Ma Giorgia non fece in tempo a sorseggiare lo champagne rosè che già il regalo di San Valentino di Stefano iniziò prepotentemente a vibrare ritmicamente tra le sue cosce, mentre discreta la gamba di lui iniziava a sfrusciare sui suoi collant di seta.
Non aveva perso tempo pensò Giorgia che notò il suo uomo tamburellare sul suo iPhone a lato del menu.
Il loro gioco era iniziato. E nessuno sospettava nulla in quel ristorante pettinato mentre le vibrazioni si alternavano sempre diverse, con intensità ritmiche associate via via ai sorrisetti compiaciuti di Stefano.
La figa bagnatissima di Giorgia iniziò allora a contrarsi fortissimo in un vortice di energia liberatoria.
Sarebbe stata una lunga e deliziosa tortura fino all’hotel prenotato da Stefano...